Dopo il successo riscosso alla Stazione Centrale di Milano, la mostra fotografica “Italiani a tavola” si sposta a Roma Termini, dove sarà possibile ammirarla fino al 9 novembre.
L’esposizione, organizzata da Grandi Stazioni e Fondazione Mazzotta, attraverso ottanta scatti in bianco e nero racconta gli ultimi 50 anni della storia italiana e le trasformazioni sociali del Paese.
“Una mostra di grandi fotografi, Berengo Gardin, Cesare Colombo, Toni Nicolini, Carla Cerati e Maurizio Totaro, che cercano di raccontare dal dopoguerra ad oggi cosa è cambiato nel rapporto uomo-cibo, famiglia-cibo, convivialità-cibo.” ha detto Uliano Lucas, curatore della mostra nonché affermato fotografo milanese e ospite di Radio Padre Pio.
“Il mio compito è stato ripercorrere e ricercare negli archivi dei fotografi italiani di due generazioni quelli scatti che messi insieme, meglio rappresentavano l’evolversi dello stare a tavola, dalle foto di un mondo contadino del 1945 (In foto: una famiglia di Nicastro ritratta da Franco Pinna, novembre 1957) alle mense operaie, per arrivare ai fast-food di oggi.”
Si è accorto, attraverso questo lavoro di documentazioni, che è cambiato il modo di stare a tavola?
“Questo perché sono cambiati i ritmi e i tempi della vita, è cambiata la famiglia è cambiato il cibo. Ora il nostro stare a tavola è fatto di fretta e solitudine davanti ad uno schermo televisivo.”
Da Berengo Gardin a fotografi di ultimissima generazione. E’ cambiato anche il modo di fare fotografia?
“Certo!Il fotografo diventa un sociologo che racconta il cambiamento, l’evoluzione e lo fa attraverso i suoi scatti.”
Cambia anche il modo di esporre le foto: in una stazione!
“Abbiamo avuto un riscontro eccezionale. La fotografia sta conquistando la gente. E invece di finire in un museo ed essere vista da venti persone, finisce in una stazione ammirata da migliaia di viaggiatori in partenza o di ritorno.”