L’esclusione degli ogm dal sistema produttivo agroalimentare, l’abbandono del dumping, la partecipazione della società civile nella definizione degli accordi internazionali: sono questi gli obiettivi principali della Campagna italiana per la sovranità alimentare, lanciata alla vigilia della Giornata mondiale sull’alimentazione, per ricordare alle forze politiche e all’opinione pubblica, che la sopravvivenza collettiva dipende anche, o soprattutto, dai sistemi produttivi agroalimentari.
La piattaforma è firmata da diverse organizzazioni sociali –tra le quali Cgil, Cisl e Uil, Legambiente, Consiglio diritti genetici, Acli,Volontari nel Mondo-Focsiv- unite dalla condivisione di un principio fondamentale: quello del diritto dei popoli a definire le proprie politiche e strategie sostenibili di produzione, distribuzione e consumo di alimenti che garantiscano a a loro volta il diritto dell’alimentazione per tutta la popolazione.
“Valutiamo negativamente la nuova riforma della Politica Agricola Comunitaria –si legge nel manifesto della campagna- perché non ha valorizzato le risorse endogene del territorio (prodotti locali e tradizioni culturali), le produzioni tipiche di qualità e l’agricoltura biologica, e perché non ha eliminato le sovvenzioni all’export“.
Con questa motivazione, la Campagna italiana per la sovranità alimentare chiede con urgenza l’apertura, in Italia, di una negoziazione con il governo e le Regioni al fine di mitigare gli effetti negativi della PAC sull’agricoltura di qualità. Chiede inoltre la ridiscussione della riforma su nuove basi, insieme all’abbandono del dumping sul mercato degli alimenti.
Per i promotori della campagna “il nuovo modello agricolo europeo deve fondarsi sulla tutela e sulla valorizzazione del lavoro, sul rispetto degli equilibri agro-ecologici e della biodiversità, della sicurezza alimentare, del benessere animale e della solidarietà internazionale. L’Europa arresti il processo di delegittimazione del ruolo dell’agricoltura nella difesa del territorio e delle comunità rurali”.
In Europa si registra mediamente la perdita di un’azienda agricola ogni 3 minuti.
Gli Stati membri dell’Unione Europea spendono, in sussidi agricoli, circa 115 milioni di euro al giorno.
Il valore di questi sussidi è più di 6 volte superiore a quello di tutti gli aiuti allo sviluppo(52 miliardi di dollari) e supera il prodotto interno lordo di tutta l’Africa subsahariana (301 miliardi di dollari).