“Si aprirono i loro occhi” Con questo passaggio tratto dal Vangelo di Luca, domenica 18 marzo, si aprirà il consueto appuntamento dedicato alla Lectio Divina che si svolgerà presso il Convento dei Frati Minori di Giffoni Valle Piana in preparazione alla Santa Pasqua. L’evangelista Luca traccia in questo episodio pasquale dei discepoli di Emmaus la sintesi di tutto il cammino battesimale: in questo racconto, in cui si passa dal «non riconoscere» al «riconoscere» il Signore Gesù. Centro di questa catechesi errante è il mistero di Gesù il Cristo. Un mistero difficile da “riconoscere”. Come ai discepoli di Emmaus, lui si fa vicino a tutti noi. Egli fa i nostri stessi passi sia di delusione che di speranza, sia di morte che di vita. Ci incontra nella nostra vicenda di viandanti come ci ricorda padre Giuseppe Celli, Guardiano della fraternità di Giffoni della Valle ospite ai microfoni di Radio Padre Pio.
“Quello dei discepoli di Emmaus è certamente uno fra i brani più suggestivi e, per certi versi, più aderente alla nostra realtà di persone in cammino, certamente con molte certezze, ma spesso vittime di dubbi, perplessità, interrogativi e desideri.Proveremo dunque a tentare una rilettura del testo cercando di attualizzare l’annuncio e al tempo stesso cogliendo gli elementi principali che favoriscono una comprensione, una interiorizzazione e quindi una profonda e autentica assimilazione del messaggio teologico che esso contiene. Nel giro di una settimana a Gerusalemme è capitato di tutto. Gesù è stato accolto in maniera trionfale, acclamato come un re; ha trasmesso il comandamento dell’amore; durante la cena per la pasqua ha rivelato il valore del servizio con la lavanda dei piedi, ha garantito la sua presenza reale spezzando un pane e versando del vino; è stato arrestato; ha sopportato tradimenti e rinnegamenti; è stato arrestato, processato, condannato a morte, trafitto su una croce, sepolto… E basta. Tutto è finito.Ma c’è qualcuno che non la pensa così. Gesù in persona si accostò e camminava con loro e non perché gli piace mettersi in mostra e affermare la sua supremazia, tant’è che “… i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo” ci ricorda l’evangelista Luca. E’ lui che prende l’iniziativa e soprattutto cammina al loro fianco, si fa compagno di quella strada, di quella determinata fase del loro cammino.. Anche noi abbiamo desideri, progetti, speranze cui ci aggrappiamo con tanta passione, senza considerare che alcuni accadimenti possono rivelarci che esiste un progetto di Dio, diverso dal nostro, che naturalmente non possiamo prevedere o preventivare, più grande dei nostri pensieri. Per questo non riusciamo a pensare che possa essere più bello, più utile, più entusiasmante per noi e più capace di fare fiato e speranza. Certo, non è facile aprirsi e abbandonarsi al progetto di Dio e al mistero che lo accompagna. Ma per cosa pensate che Gesù si accosta e cammina con noi? Non certo per una sterile comprensione affettiva o per assecondare delusioni o incomprensioni. Egli è la via, la verità e la vita. Per questo cammina con noi: per condurci sulla via; per questo ci spiega le scritture: per portarci alla verità; per questo spezza il pane: per donarci la vita”.