Il Papa ha ricevuto i partecipanti al Capitolo Generale dei Salesiani, augurando al neo-eletto Rettor Maggiore, don Angelo Fernàndez Artime, e al nuovo Consiglio Generale “di saper servire guidando, accompagnando e sostenendo la Congregazione salesiana nel suo cammino."
Papa Francesco ha parlato al Capitolo partendo dai giovani: “L’evangelizzazione dei giovani è la missione che lo Spirito Santo vi ha affidato nella Chiesa. Essa è strettamente congiunta con la loro educazione: il cammino di fede si innesta in quello di crescita e il Vangelo arricchisce anche la maturazione umana. Occorre preparare i giovani a lavorare nella società secondo lo spirito del Vangelo, come operatori di giustizia e di pace, e a vivere da protagonisti nella Chiesa. Per questo voi vi avvalete dei necessari approfondimenti e aggiornamenti pedagogici e culturali, per rispondere all’attuale emergenza educativa. L’esperienza di Don Bosco e il suo “sistema preventivo” vi sostengano sempre nell’impegno a vivere con i giovani. La presenza in mezzo a loro si distingua per quella tenerezza che Don Bosco ha chiamato amorevolezza, sperimentando anche nuovi linguaggi, ma ben sapendo che quello del cuore è il linguaggio fondamentale per avvicinarsi e diventare loro amici”.
“Lavorando con i giovani – ha detto – voi incontrate il mondo della esclusione giovanile. E questo è tremendo oggi: è tremendo pensare che ci sono più di 75 milioni di giovani senza lavoro, qui, in Occidente! Pensiamo alla vasta realtà della disoccupazione, con tante conseguenze negative. Pensiamo alle dipendenze, che purtroppo sono molteplici, ma derivano dalla comune radice di una mancanza di amore vero. Andare incontro ai giovani emarginati richiede coraggio, maturità e molta preghiera". Francesco ha proseguito ringraziando Dio perché i Salesiani non vivono e lavorano "come individui isolati, ma come comunità". Infatti, per il Papa, "lo spirito di famiglia che Don Bosco vi ha lasciato aiuta molto in questo senso, favorisce la perseveranza e crea attrattiva per la vita consacrata”.
Quindi ha concluso: “Cari fratelli, il bicentenario della nascita di Don Bosco è ormai alle porte. Sarà un momento propizio per riproporre il carisma del vostro Fondatore. Maria Ausiliatrice non ha mai fatto mancare il suo aiuto nella vita della Congregazione, e certamente non lo farà mancare neppure in futuro."