“Non è facile dare inizio al mio racconto, visto che, ancora devo naturalizzare il dono ricevuto!”
Con questa affermazione, ha iniziato la sua testimonianza la signora Luisa Di Baia,
ai microfoni di Tele Radio Padre Pio, nello spazio dedicato alle testimonianze di gratitudine a Padre Pio.
“Premetto di essere una persona con grande razionalità – continua la signora Di Baia – ed una fede normale, non esaltante, presa dai mille impegni come tanti. Conoscevo per sentito dire la figura di Padre Pio ma non ero particolarmente devota, né ero assidua nelle mie preghiere, né avevo ami saputo recitare il rosario. Ad un certo punto della mia vita e precisamente a fine anno 1999 faccio un sogno: sogno Padre Pio in un letto ammalato, al cospetto del quale io mi trovavo. Approfittando di quella circostanza chiedo a Padre Pio se mai avrei avuto un figlio.
Padre Pio con un accenno di sorriso mi dice:<< Andrai lontano e prenderai un sacco di medicinali !>>. A febbraio 2000 fui sottoposta ad un esame medico piuttosto invasivo che portò ad una scoperta inaspettata. Il medico in quella sede ci comunicò che avrei dovuto ricorrere alla fecondazione assistita per impossibilità di procreare naturalmente. Lì mi cadde tutto addosso!.
Io non mi arresi…insieme a mio marito continuavo ad invocare l’aiuto e la protezione di Padre Pio.
In seguito ad un altro controllo medico, una semplice visita si trasformò ad un vero intervento e mi fu asportato solo l’ovaio e la tuba. E’ inutile narrare il pathos del momento che ha visto mio marito pregare Padre Pio insistentemente perché non accadesse il peggio.
Ebbi modo di sognare per una seconda volta Padre Pio, al quale ogni giorno chiedevo di dare un senso a tutto il percorso di sofferenza che avevo fatto. Il 29 dicembre 2002 ebbi la possibilità di tornare a San Giovanni Rotondo e avvertii la necessità di confessarmi. Tornai a casa turbata ma nello stesso tempo chiedevo a Padre Pio di donarmi quella forza necessaria per risalire la china e di aiutarmi a dare un senso ad ogni cosa nel giusto modo.
Solo, oggi comprendo il significato di tutto ciò che mi è capitato.
Con la preghiera si ottiene tutto. Il Signore, per intercessione di Padre Pio, ha arricchito la mia famiglia con il dono di una nuova vita . Nessuno voleva crederci, neppure i medici dell’equipe che conoscevano tutta la mia storia clinica.
Nulla è impossibile a Dio!
Da circa una settimana sono diventata mamma. Il bambino si chiama Alberto Pio e io, insieme a mio marito e a tutta la mia famiglia, innalziamo il nostro grazie a San Pio da Pietrelcina“.