Dio educa il suo popolo. La liturgia, sorgente inesauribile di catechesi: questo il tema in programma alla LXII Settimana Liturgica Nazionale, che si svolgerà a Trieste dal 22 al 26 agosto. Tra i relatori, i cardinali Angelo Bagnasco, presidente CEI, ed Angelo Scola, patriarca di Venezia.
Un appuntamento annuale curato e organizzato come di consueto dal Centro Azione Liturgica, presieduto da mons. Felice Di Molfetta, vescovo di Cerignola, che definisce l’iniziativa "occasione di solida formazione teologico-pastorale, in piena consonanza con il Magistero e la vivente tradizione della Chiesa, e di arricchimento spirituale". Nel quadro degli Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio, dedicati all’educazione, la Settimana Liturgica intende offrire alcune linee fondamentali per la crescita concorde nell’arte delicata e sublime della formazione dei giovani, mirando in particolare a far riscoprire l’originaria funzione educativa delle celebrazioni liturgiche. Esse, professione di fede in atto, sono la prima e necessaria fonte da cui i fedeli possono attingere una conoscenza veramente cristiana della loro fede.
Ad incarnare la realtà della liturgia come catechesi integrale, deposito della fede celebrata e comunicata per mezzo dei segni sacramentali, particolare significato avrà la visita alla Chiesa-madre delle terre giuliane, Aquileia, che attraverso l’azione dei suoi pastori, martiri e teologi, ha coniugato in maniera sapiente liturgia e catechesi, rito e pedagogia della fede.
L’arcivescovo di Trieste, mons. Giampaolo Crepaldi, ha messo in evidenza lo stretto rapporto tra questo evento e la recente visita di Benedetto XVI ad Aquileia: "La liturgia è un’esperienza fondamentale della nostra fede, e il Papa è venuto per confermarci nella fede. Il collegamento è non solo ideale, ma sostanziale".