Canelli, piccolo paese in provincia di Asti, famoso per il suo vino è celebre anche per una rievocazione storica che si svolge ogni anno il 21 e 22 giugno.
Per tutti e due i giorni della manifestazione, le vie e piazze cittadine si trasformano, commercianti e artigiani in costume espongono le loro mercanzie seicentesche, e gruppi di antichi mestieri, musici, saltimbanchi e artisti da strada animano l’intero paese.
“L’Assedio di Canelli è molto più di una semplice rievocazione storica: è la festa dei Canellesi che, rivivendo il passato, sanciscono forte e chiara la propria identità, e si riappropriano di quelle “radici” che sono presupposto fondamentale di ogni comunità”. Con queste parole ha esordito il sindaco di Canelli, Oscar Bielli, ospite del programma “Attenti a quei due”.
La manifestazione prende il via da un fatto storico che si inquadra nell’ambito delle guerre per la successione del Ducato di Monferrato (1613-1617).
Nel 1613 Si diede inizio a quella che fu definita la “guerra per la successione del Ducato di Monferrato”.
“Canelli, posta sul confine tra Savoia e Monferrato – racconta il sindaco – fu teatro di innumerevoli combattimenti e subì numerosi attacchi.”
Nel giugno del 1613, approfittando della mancanza di soldati dalle fortificazioni canellesi, Carlo Gonzaga, duca di Nevers con un reggimento di cavalleria, uno di fanteria e con diversi cannoni, attraversò il fiume Belbo e pose l’assedio alla città.
Le truppe monferrine tentarono in più modi di entrare in Canelli, ma piccola guarnigione rimasta fu aiutata in modo determinante dalla popolazione che, con non pochi sacrifici riuscì a resistere a tutti gli attacchi e a reagire in modo decisivo.
I nemici furono costretti a ritirarsi con grande gioia di tutta la popolazione.
Il Duca di Savoia per ringraziamento e per premiare gli uomini e le donne di Canelli del loro comportamento li esentò per 30 anni, con apposito decreto, dal pagamento delle tasse.”
Sulla trama degli avvenimenti principali oltre mille canellesi in costume ricreano per due giorni l’atmosfera e le situazioni di una città assediata, coinvolgendo il visitatore che diventa la tempo stesso testimone degli eventi e protagonista, confondendosi tra ufficiali e soldati o tra contadini sbandati con i loro animali; frequentando le osterie e le taverne.
Una sorpresa dopo l’altra, un’emozione continua…