“Ci sono stati tre grandiosi momenti nella mia vita di inventore: primo, quando i segnali radio da me inviati fecero suonare un campanello dall’altro lato della stanza in cui stavo svolgendo i miei esperimenti; secondo, quando i segnali trasmessi dalla mia stazione di Poldhu, in Cornovaglia, furono captati dal ricevitore che ascoltavo a S. Giovanni di Terranova, dall’altra parte dell’Oceano Atlantico a una distanza di circa 3000 km.
II terzo è ora, ogni qualvolta posso serenamente immaginare le possibilità future e sentire che l’attività e gli sforzi di tutta la mia vita hanno fornito basi solide su cui si potrà continuare a costruire.” (Gugliemo Marconi)
Dal 4 dicembre al 7 marzo 2004 nel Palazzo di Re Enzo e del Podestà, la città di Bologna in collaborazione con la Rai, celebra il suo cittadino più illustre nonché inventore della radio: Guglielmo Marconi.
Attraverso la mostra intitolata “Marconi, il genio il futuro” si potranno ripercorrere non solo le tappe più significative della vita e delle scoperte del celebre inventore della “comunicazione senza fili”, ma anche gli ottanta anni di storia della radiofonia italiana.
L’esposizione è suddivisa in tre specifiche sezioni: la prima, nel Salone del Podestà, è dedicata al personaggio di Marconi e agli aspetti tecnici delle sue invenzioni.
La seconda, nella Sala degli atti, è riservata alle opere d’arte di Athos Casarini, pittore futurista bolognese e amico di Marconi.
Gli “Anni della Radio” è il titolo dell’esposizione curata dalla Rai che ripropone i momenti che hanno fatto la storia della radio e i numerosi personaggi della cultura e dello spettacolo che si sono susseguiti in tanti anni di attività. Inoltre attraverso postazioni multimediali è possibile scegliere e ascoltare in cuffia documenti sonori, suddivisi per decenni e selezionati dalla Audioteche Rai.
Previsti numerosi convegni ai quali parteciperanno tra gli altri Sergio Zavoli, Gianni Bisiach, Renzo Arbore e Fiorello.