"Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo"… Si avvicina la conclusione del ciclo di puntate dedicate a don Bosco e, in questo appuntamento, non potevamo non parlare dei cambiamenti di vita di alcuni uomini e donne avvenuti grazie al santo piemontese e ai suoi figli. Il criterio permanente dell’oratorio, il sistema educativo preventivo e l’attenzione verso la gioventù più povera ed abbandonata sono alcuni dei segni di attenzione che i Salesiani, partendo dalle parole del loro fondatore che chiede di formare "onesti cittadini e buoni cristiani", continuano ad avere nei confronti dei fratelli. Così, il bene che si propaga con il bene, diventa motore di evangelizzazione e di meraviglia, per raccontare e testimoniare "ciò che abbiamo veduto e udito".
Numerosi laici, partiti dall’esperienza dell’Oratorio, ricoprono ruoli di responsabilità memori dell’esperienza vissuta con i figli di san Giovanni Bosco. Numerosi bambini, sull’esempio dei papà e delle mamme cresciuti sotto lo sguardo del santo piemontese, ora scorazzano per i cortili e per le sale degli Oratori di tutto il mondo, in attesa di sbocciare per affrontare la vita e i suoi problemi. San Giovanni Bosco, quindi, veglia su di loro e intercede affinché la vita sia tutelata e rispettata.
Nel bicentenario della nascita di san Giovanni Bosco, in definitiva, si realizza e continua il sogno partito da Valdocco e arrivato fino agli estremi confini della Terra, proprio come il Vangelo.